Un viaggio italiano. Storia di una passione nell'Europa del Settecento
Un appassionante viaggio nel tempo, un ritorno alla vita quotidiana e al microcosmo di un'Europa popolata di mercanti, artisti e artigiani. «Un libro poliedrico, progettato in maniera sontuosa» – Süddeutsche Zeitung «Il fascino di questo libro sta nella sua forma. Non riporta solo gli eventi storici, ma li inserisce in una vicenda personale» – MDR Kultur Questa è la storia di un'ossessione. Una caccia all'uomo, un viaggio alla scoperta di un mondo dal quale ci separano trecento anni. Un'indagine su una persona la cui vita e la cui morte non sembrano aver lasciato alcun segno. Rimane solo lo strumento che le sue mani hanno creato e che ora vibra nelle mie. La superficie di quello strumento era uno spazio nel quale le dita del musicista sfioravano quelle dell'artigiano, oltre l'abisso dei secoli, oltre le rivoluzioni della storia. Che cosa si nasconde dietro la vicenda di un oscuro liutaio del Settecento emigrato in cerca di fortuna dalla Baviera alle terre dell'odierno Nord Italia? Quali imprevedibili sviluppi può generare per uno storico il tentativo di risolvere l'enigma di un violino? Come si intreccia uno sguardo su una realtà tanto lontana con le osservazioni sul nostro presente di cittadini europei? Punto di partenza di Philipp Blom è la cittadina di Füssen, in Algovia, ai piedi delle Alpi. Apparentemente è un anonimo borgo, ma qui si sono formati per secoli centinaia di liutai attivi da Parigi a Praga, da Londra a Napoli, che hanno segnato la fabbricazione e il commercio dei violini. Mescolando conoscenza e intuito, grandi eventi e microstoria, seguendo i flussi degli uomini e le rotte delle merci, la ricerca di Blom si snoda lungo varie direttrici: una più ampia e prettamente storica, dalla Guerra dei Trent'anni ai giorni nostri, e una connessa all'evoluzione del gusto musicale, tra Mozart, Beethoven, Vivaldi e le raffinate tecniche delle migliori botteghe artigiane; una più personale, ispirata dal viaggio in Italia di Goethe e in grado di restituire il fermento che all'epoca animava il Vecchio Continente, da Vienna e Venezia. Nel descrivere la parabola di un centro fiorente nell'Europa di più di tre secoli fa, Blom suggerisce che anche fama e prestigio possono nascere dalla necessità, come per i liutai di Füssen diventati tali per far fronte all'infertilità dei terreni nelle aree alpine. Allo stesso modo, la spinta a spostarsi può essere determinata da un cambiamento climatico, da una catastrofe ambientale o da una curiosità vitale, elementi che in ogni tempo influenzano l'esistenza degli individui.
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