La straniera
Storia epica e ritratto di una donna di sconvolgente modernità, La straniera è anche un romanzo sull’identità e su una condizione che si ripete nei secoli: quella del rifugiato. «La storia di una donna straordinaria in un romanzo basato su documenti d'epoca» – Il Venerdì «Vigdis fa un salto nel vuoto, cieca ed elettrizzata. Lo fa per quegli occhi e quella barbetta, per quel sorriso e quell’atmosfera strana, per l’ignoto e l’avventura che fatalmente l’attrae, per quella nuvola di bagliori accecanti nella sua testa confusa» A Monieux, piccolo centro della Provenza, da sempre si racconta di pogrom e di un tesoro nascosto. Qui Stefan Hertmans trova le tracce di una giovane nobildonna normanna che, nell'anno mille, si convertì per amore del figlio di un rabbino. Di lei si parla anche in una lettera venuta alla luce in una sinagoga del Cairo alla fine dell'Ottocento. Chi era questa donna? Dove la condusse la sua fuga? Alla fine dell'Undicesimo secolo, la bella Vigdis si innamorò di David, uno studente della yeshiva di Rouen, ma il suo amore proibito le costò l'esilio a più di mille chilometri da casa, inseguita dagli uomini del padre e dai crociati che, numerosi, partivano alla volta di Gerusalemme, seminando morte e distruzione...
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