Non è un mestiere per uomini. I primi tre casi di Violet Strange. Testo inglese a fronte
Anna Katharine Green, nell’acume della prima vera detective moderna e nei profili di molte altre donne, vittime e colpevoli, rivela le prospettive di un mondo al femminile. Il sovvertimento delle convenzioni di quello che non era “un mestiere per donne” porta con sé la fotografia delle dinamiche di genere e di classe dell’America di inizio secolo. “Ma lei continuava a guardarsi le mani – due manine bianche e vivaci, così apparentemente vulnerabili sotto il peso di tutti quegli anelli, eppure tanto abili e astute” I racconti qui presentati sono i primi tre della raccolta "The Golden Slipper" (1915). La protagonista è una giovane dell'alta società che per ragioni personali presta la sua collaborazione (in gran segreto) a un'agenzia investigativa della New York di inizio Novecento. È una ragazza vivace, intraprendente, spiritosa, capace di vedere i dettagli che sfuggono agli investigatori di professione. Non solo: si reca di persona sulla scena del crimine, e le basta uno sguardo per cogliere la dinamica fisica e psicologica di un delitto. Questi racconti, oltre a segnare le origini del poliziesco americano al femminile, propongono un percorso importante nell'acquisizione della consapevolezza di genere e sono al contempo un documento straordinario per quanto riguarda la pratica delle scienze forensi e la loro anticipazione nella letteratura "gialla".
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