Ira e tempo. Saggio politico-psicologico
La più enigmatica e umana delle passioni diventa, nell’analisi brillante di uno tra i maggiori filosofi contemporanei, la formidabile chiave di interpretazione dei fenomeni che segnano la nostra epoca: le contraddizioni del populismo, la forza ipnotica dei sovranisti, il crollo di partiti e ideologie come mediatori del conflitto e del dissenso. «Siamo entrati in un’era priva di punti di raccolta dell’ira. Né in cielo né in terra si è più capaci di dare il via a qualcosa di giusto con la “giusta rabbia del popolo”» Una passione che tanta parte ha avuto nella storia della nostra civiltà, come testimonia il celebre incipit dell'Iliade, è la protagonista di un saggio poderoso, opera di uno tra i più importanti filosofi contemporanei. Peter Sloterdijk ricostruisce l'evoluzione di questo sentimento nella storia dell'Occidente, osservandone i cambiamenti in rapporto alle condizioni storiche. Nonostante venga sempre messa in relazione al presente, all'esplosività e alla dispersione di energia vitale, il ruolo dell'ira si può studiare efficacemente solo prendendo in esame il percorso a lungo termine della politica, dove è possibile descriverne gli effetti volgendo lo sguardo al passato per tentare una previsione di quelli futuri. Un'interpretazione che ha influenzato storici e sociologi nell'analisi dei fenomeni politici, una lettura indispensabile per rendere comprensibile il prevalere del populismo in cui viviamo immersi.
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