Roma antica e l'ideologia nazionale italiana. Trasformazioni di una città dal Risorgimento al fascismo
Il volume esplora il complesso rapporto fra i resti monumentali classici di Roma e il loro utilizzo ideologico dal Regno d'Italia alla fine del regime fascista (1870-1945). Prendendo in esame alcuni monumenti della città, l'autore ci mostra come la loro romanitas sia stata intenzionalmente manipolata per costruire l'identità nazionale italiana moderna e contemporanea. Tale identità fu modellata grazie a una fusione di passato e presente, attraverso la creazione di luoghi simbolici e ideologici, alcuni dei quali vennero recuperati dal tessuto cittadino, come i Fori Imperiali, il Colosseo, il Mausoleo di Augusto e l'Ara Pacis, con una sistematica azione di isolamento urbanistico. Altri furono edificati ex novo, come il Palazzo di Giustizia, il Foro Italico o il quartiere dell'EUR, o plasmati realizzando grandi boulevards urbani per ufficializzare la creazione della capitale del Regno d'Italia e della Roma di Mussolini. Si trattò di un grande progetto di placemaking ideologico, dove l'archeologia classica e i monumenti dell'antichità divennero protagonisti della nascita dello Stato italiano.