Nord e Sud. Divari economici e politiche pubbliche dall'euro alla pandemia
Per molti anni il Mezzogiorno è stato considerato il problema della crescita italiana. Con margini di azione compressi dalle regole europee e dall'eccesso di regionalismo, i governi nazionali si sono progressivamente disimpegnati dalle politiche di riequilibrio territoriale. Nel frattempo, il divario Nord-Sud è aumentato e l'Italia si è allontanata dagli altri paesi avanzati. Il programma Next Generation EU ha restituito nuova centralità alla coesione economica, sociale e territoriale, creando le condizioni per tornare a guardare al Sud non più solo come problema, ma come soluzione. In questo tornante delle politiche pubbliche, il libro ricostruisce le vicende dell'economia italiana del primo ventennio del XXI secolo in una prospettiva regionale. Il declino dell'Italia, l'ampliamento delle sue disuguaglianze interne (tra lavoratori, imprese e territori) e i mutamenti delle politiche vengono collocati nel più ampio quadro della nuova geografia europea e nel contesto delle grandi trasformazioni transnazionali: l'integrazione economica e monetaria europea, la globalizzazione, la crisi finanziaria mondiale, lo shock da covid-19.