Musei di carta. Esposizioni e collezioni d'arte nella letteratura contemporanea
Il dialogo tra la letteratura e il museo si configura come una fonte eterogenea di temi e di soluzioni formali e retoriche. Indagando le rappresentazioni narrative di una serie di spazi museali all’interno di un corpus di opere – tra cui grandi classici come La nausea di Camus, Il giovane Holden di Salinger, Le città invisibili di Calvino, ma anche lavori più recenti quali Il pappagallo di Flaubert di Julian Barnes, Il museo dell’innocenza di Orhan Pamuk e Città aperta di Teju Cole –, il volume traccia una mappa che tiene conto sia del ruolo del museo, sia delle modalità attraverso le quali i testi plasmano e risemantizzano tale dispositivo tra le pieghe delle narrazioni. A partire dalle pagine scritte, Musei di carta propone un percorso che mette a fuoco i punti di contatto non solo con determinati contesti culturali e sociali, e con questioni teorico-critiche interne alla parola letteraria, ma anche con apparati visuali che tendono a oltrepassare i confini della scrittura contribuendo a porne in rilievo le inesauribili potenzialità espressive.
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