Infanzia e pedagogia. Una psicoanalisi dell'Io
Ultima dei sei figli di Sigmund Freud, Anna (1895-1982) è la discepola, l'assistente, la continuatrice dell'opera del padre. Prima a Vienna, poi, e per un lungo tempo della sua vita, in Gran Bretagna verifica la riflessione teorica e le modalità della pratica terapeutica in esperienze educative che fungono da modelli di cura familiare e extradomestica del bambino anche piccolissimo. L'asilo nido Jackson della fine degli anni Trenta, poi, in tempo di guerra, le residenze Hampstead e la rieducazione dei bambini provenienti da un campo di concentramento sono episodi memorabili nella storia di una pedagogia sociale fondata su idee psicoanalitiche. I concetti e le iniziative di Anna Freud sono inquadrati nella dialettica tra osservazione delle condotte e analisi della vita pulsionale. Il nesso è una rilettura della psicoanalisi classica, dove l'io, i sentimenti, la crescita infantile, le sue circostanze, i suoi rapporti, le sue patologie, la sua educazione sono al centro di un'opera tuttora attuale e affascinante.
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