Dell'alba nemmeno un segno
Antologia di cinque racconti per offrire uno scorcio di come sarebbero andate le cose se i contorni di un determinato angolo di tempo e di spazio fossero stati diversi. Una controfattualità composta da personaggi ed eventi reali che disegnano traiettorie alternative, giungendo ad inaspettati epiloghi. Al graduale processo di acclimatamento emotivo tipico della scrittura, il tempo soggettivo che ognuno di noi impiega per calarsi tra le righe e lasciarsi coinvolgere dalla storia, si aggiunge l'immediatezza di cinque illustrazioni che catturano, secondo la sensibilità del loro autore, un particolare apice narrativo, l'istante decisivo o il distillato finale della storia, per regalare ai lettori un'ouverture di ciò che seguirà nelle pagine successive. Un compendio di cinque racconti che assumono la forma del falso documento, debitori di quel realismo isterico che trasforma la piatta linea del quotidiano nel multiforme alveare narrativo che è la scrittura di finzione. Perché, troppo spesso e con rammarico, leggendo distrattamente il giornale a colazione o lasciando che il telegiornale faccia da colonna sonora alle nostre cene, ci accorgiamo che la realtà è spesso più torbida e contorta della nostra stessa immaginazione. Più inquietante dei nostri peggiori timori. Poiché vero e reale non sono altro che opinioni di chi guarda.
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