I demoni con gli stivali. La guerriglia dell'Araguaia
Brasile, anno 1966. La dittatura militare instaurata con il colpo di stato del '64 ha ormai caratteristiche tipiche di un regime fascista, torture e assassinii sono all'ordine del giorno, il clima è di terrore. Esponenti del popolo, ormai saturo di questa situazione, capeggiato dal Partito Comunista del Brasile (il PC do B), dà inizio a movimenti e sommosse che prenderanno il nome di Guerriglia dell'Araguaia. Le forze in campo sono totalmente sbilanciate. Il picco di violenza si raggiunge tra il 1972 e il 1974, quando i militari hanno la meglio affermando la loro inevitabile supremazia, schiacciando completamente i rivoltosi, lasciando però un segno visibile, un'incrinatura che in futuro si rivelerà cruciale nell'apparente inamovibilità della dittatura. In questo contesto storico prende forma la vicenda raccontata da Mario Contini, fedelissima ai fatti e capace di farci scendere negli eventi. Un libro che riporta alla luce fatti di cui oggi non si parla più, relegati al passato, ma che hanno costituito la base per molte altre rivoluzioni, anche più vicine a noi.