Homo faber. Julius Evola fra arte e alchimia
Col titolo "Julius Evola e lo spirituale nell'Arte" da un'idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Beatrice Avanzi e Giorgio Calcara, va in scena dal 14 maggio al 18 settembre 2022 la retrospettiva più importante dedicata al Barone alchimista, col maggior numero di dipinti ritrovati e riuniti (più di 50) e un notevole apparato documentale. Il più grande riconoscimento a un Maestro che non ha mai voluto discepoli. L'interesse riaccesosi sulla figura di Evola artista ha riportato la sua opera pittorica alla ribalta della scena e dei mercati internazionali. Elisabetta Valento è stata la prima ad applicare una seria metodologia scientifica nell'indagine sulla pittura dell'artista- filosofo. La studiosa romana non si è limitata a collocare Evola in quello straordinario scenario d'avanguardia che aprì il XX secolo, ma ne ha evidenziato le peculiarità, entrando nel solco pittorico dell'artista e offrendone una lettura "magica". Il suo è un originale viaggio nell'iconologia di dipinti poco noti, raccordati fra loro secondo un criterio che tende a sottolineare una sorta di formula alchemica che li descrive e li determina. Una raccolta di bellissime immagini a colori completa il libro consentendone la piena comprensione. L'appendice di Giorgio Calcara attualizza gli studi degli ultimi trent'anni sull'arte di Julius Evola e arricchisce il volume di immagini ritrovate e recenti scoperte. Introduzione di Claudia Salaris.