Il controllo del flusso energetico nelle arti marziali
Per le filosofie orientali l'energia dell'uomo deriva da quella dell'universo. La tradizione indica tre grandi scuole che si sono occupate dell'energia dell'universo: la scuola indiana del Prana, basata su una speculazione globale (l'uomo nell'universo); la scuola cinese del Qi, basata maggiormente sulla salute umana; la scuola nipponica del Ki, basata principalmente sull'azione. Per tutte le tradizioni una buona fonte di approvvigionamento esterno di energia è rappresentato da come respiriamo. Apprendere le tecniche di controllo del respiro è infatti fondamentale per introdurre e mantenere l'energia del corpo umano. Esaminando i principi delle scienze occidentali e delle tradizioni orientali Orlandi ha indagato come entriamo in contatto con la nostra energia interiore, come la incrementiamo e come possiamo controllare lo spostamento di energia durante l'esecuzione delle tecniche di autodifesa e combattimento. Per la loro corretta esecuzione è necessario conoscere il significato e l'applicazione della tecnica ma anche saper incanalare efficacemente il flusso di energia negli arti interessati. L'autore Giovanni Orlandi spiega il Budo ni okeru Kiryuuno Seigyo cioè Energia e flusso energetico. Ma cos'è l'energia? Qual è la sua sorgente originaria e come si può controllare il flusso per ottenere una efficace applicazione nelle tecniche di autodifesa e combattimento? La natura stessa di questa ricerca ha portato l'Autore a trattare l'argomento dal punto di vista occidentale e dal punto di vista orientale. In Occidente indagare il concetto di energia ha richiesto all'autore un approccio multidisciplinare che tocca i campi della fisica, della biologia, chimica, medicina sportiva, biomeccanica, cultura e pratica marziale. Per quanto riguarda la cultura orientale invece, il concetto di Qi è ampiamente radicato nella tradizione. L'energia interna e dell'Universo è da sempre un argomento molto presente nelle discipline orientali, che sia chiamata in cinese Qi oppure in giapponese Ki, ed è ciò che fa a differenza tra le arti marziali orientali e gli sport di combattimento occidentali. Con riferimento a quest'ultimo ambito, nel libro sono state prese in esame le tecniche disarmate delle principali arti marziali giapponesi: aikido judo e karate.