Mistero del Graal (Il)
Basandosi su tutti i principali testi originali della leggenda e di cicli affini, Evola spiega il senso del mistero del Graal, mistero che non ha carattere vagamente mistico ma iniziatico e regale, e che si lega ad una tradizione anteriore e preesistente al cristianesimo, mentre presenta connessioni con l'idea di un centro supremo del mondo e di un misterioso dominatore. Dalle varie avventure cavalleresche che si svolgono in un'atmosfera strana e surreale, l'Autore indica il significato nascosto, rifacentesi essenzialmente ad esperienze iniziatiche e prove interne. Anche il simbolismo della 'donna' e dell'eros viene adeguatamente spiegato per le valenze che ha in questo specifico contesto. L'esame si porta poi sul significato delle leggende del Graal nel Medioevo occidentale. Esso rappresentò la più alta professione di fede del ghibellinismo ed ebbe strette relazioni col templarismo. Julius Evola considera quindi varie correnti che in un certo modo ripresero l'eredità del Graal dopo la distruzione dell'Ordine dei Templari e il declino del Sacro Romano Impero. Di notevole interesse, per il punto di vista originale, sono le considerazioni finali sul senso della massoneria e sulle sue trasformazioni nel tempo, oltreché su quei temi delle leggende trattate che non sono soltanto di ieri ma presentano una perenne attualità che si ritrova, insospettabilmente, sino ai nostri giorni tecnologici e materialisti."Il mistero del Graal" svolge ancora oggi,e forse oggi più che mai, una propria funzione essenziale: non soltanto come testo di amplissima erudizione, di insospettate rivelazioni, di affascinante lettura, ma soprattutto come strumento metodologico di un'interpretazione simbolica insuperata, tale da consentire il formarsi di un punto di vista eterodosso e controcorrente rispetto alla cultura e alla storiografia ancora predominanti.