Il Cristo nudo
Da quando l'autore scoprì a Firenze, nella Chiesa di Santo Spirito, la statua del Cristo nudo di Michelangelo, quell'immagine lo insegue e perseguita. Duemila anni di cristianesimo non hanno mai smesso di «rivestire» Cristo, di infagottare Gesù con gli stracci della paura, della violenza, della mediocrità, della bruttezza, di imbottire la sua parola e il suo vangelo con aggiunte o interpretazioni fredde, confuse troppo spesso con la «verità». L'autore compone una lunga meditazione-preghiera «satura di vangelo vissuto». È È la vita del cristiano in tutte le sue componenti: umana, storica, spirituale e soprattutto di fede, che si confronta con il Cristo nudo e solo.
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