Perché a te, Antonio?
"Perché a te, Antonio?" chiede l'autore, riprendendo la domanda di fra Masseo a Francesco: "Perché a te tutto il mondo viene dietro, e ogni persona pare che desideri di vederti e d'udirti e d'obbedirti?" La risposta è chiara: perché Antonio, riprendendo la professione di umiltà del Poverello d'Assisi ripete dalla lontananza dei secoli che il privilegio gli deriva dal fatto che "gli occhi santissimi [di Dio] non hanno veduto fra i peccatori nessuno più vile... ". Sublime dichiarazione di umiltà: che è nel cuore dei Santi, ma anche nella singolare partecipazione di una penna intinta di poesia. Con questa chiave l'autore indaga nella vita esemplare di Antonio, per scoprirvi il segreto della santità.
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