Raccolta di leggi amministrative fondamentali (2 vol.)
Ottimalizzando al meglio calcoli e coincidenze, la presente edizione viene alle stampe nel momento in cui dopo una accentuata 'fibrillazione normativa' il contesto legislativo sembra delinearsi in un insieme stabilizzato. Ne emerge un quadro, nel momento storico in cui questo codice si offre al lettore, fra i più importanti e pregnanti per l'amministrazione e fra i più completi che l'editoria giuridica possa offrire. La "Raccolta", infatti, nell'attuale edizione, ospita innanzitutto i Testi Unici che, in fondamentali materie, hanno espresso l'istanza 'accorpativa' di norme, succedutesi nel tempo, anche sulla base di eterogenee esigenze, difficilmente contestualizzabili. Già scorrendo velocemente gli argomenti trattati in tali Testi, si intende la portata di ampio spessore degli interventi: si va dal 'T.U. Espropri per p.u.', che ha segnato la fine della stagione pretoria della occupazione appropriativa, riconducendo il procedimento ablatorio nel suo naturale percorso in cui prima si acquisisce la proprietà aliena e poi la si espropria, al 'T.U. edilizia' in cui è messo mano ad una collazione dei dati normativi inerenti la gestione del territorio nelle sue implicazioni edificatorie, con rilevanti modifiche anche sul piano terminologico. L'elenco non è però destinato a esaurirsi in breve, sol che si faccia ancora riferimento al D.Lgs. 165/2001 in tema di 'lavoro presso le pubbliche amministrazioni', a tutte le disposizioni attinenti agli appalti pubblici, al 'T.U. sulla documentazione amministrativa' in cui l'imperativo "giù le carte!" condensa il furore di deburocratizzazione che pervade l'analisi delle norme caratterizzanti la P.A. In connessione proprio con questo tema epocale, l'esame delle pubbliche amministrazioni e dei loro caratteri salienti attuali, trova nella presente "Raccolta" un dato centrale e tempestivamente congruo: l'inserimento della 'legge finanziaria per il 2002' che, di tutte le tendenze via via manifestatesi in questo ultimo decennio, esprime il punto di massima estrinsecazione. Gli spazi brevi di una premessa non consentono molte indicazioni di dettaglio, ma le parole guida che, nella stesura del presente lavoro si sono dovute tener presenti ed armonizzare fra loro, appaiono molte e già a tutto tondo. Si è trattato di un lavoro, non facile e non breve, di meditazione e cernita dei vari 'ceppi normativi' che concorrono a delineare una P.A. non solo aziendalizzata, flessibile, efficiente, ma digitalizzata, trasformata in spa, esternalizzata che afferma l'esigenza della "massima flessibilità degli strumenti giuridici" (L. 21 dicembre 2001, n. 443; cfr., in generale, Direttiva P.C.M. 15-11-2001 recante "Indirizzi per la predisposizione della direttiva generale dei Ministri sull'attività amministrativa e sulla gestione per l'anno 2002", in G.U. 22-1-2002, n. 18). Il tutto nello sfondo di una rivisitazione costituzionale (L.cost. 3/2001) che si cita per ultima solo per esaltarne la valenza, in base alla quale l'ordine e l'importanza dei soggetti istituzionali appare tutto, 'ex novo', da riconsiderare. Come è stato notato (Guarino), è la funzione stessa legislativa che deve essere ricollocata: "Sin qui la funzione legislativa era attribuita in via generale allo Stato. Le Regioni potevano fare leggi solo in materie tassativamente elencate. Il rapporto è ora invertito. La funzione legislativa generale è stata trasferita alle Regioni. Le Regioni la esercitano con piena libertà, soggette solo ai vincoli che derivano dalla Costituzione, dall'ordinamento comunitario, degli obblighi internazionali". Pur nella consapevolezza dei rischi connessi all'opera di selezione dei materiali scelti, con l'ansia di preservare il quadro complessivo, si spera di aver forgiato uno strumento utile di studio e di lavoro.
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