La rete dei servizi per le persone con disabilità uditiva. Il caso della città metropolitana di Milano
Partendo dalla consapevolezza che le conseguenze sociali della disabilità uditiva siano ancora poco conosciute in termini di rilevazione demografica, di analisi psico-sociologica, nonché di effettiva valutazione dell'efficacia degli interventi sanitari e assistenziali, questo studio analizza come la disabilità sensoriale dell'udito sia affrontata nelle politiche sanitarie e sociali nella Città Metropolitana di Milano, nonché nella componente di sostegno al reddito (INPS e INAIL). Ipotesi di partenza del lavoro è stata quella che sia tuttora dominante a livello di policy e di interventi specifici la tendenza a considerare il problema "sordità" principalmente dal punto di vista sanitario e di sostegno al reddito, tendendo a porre in secondo piano gli aspetti relazionali, formativi, lavorativi, ricreativi che sono invece fondamentali nei percorsi positivi di inclusione delle persone con disabilità uditive nel tessuto civile, economico, sociale e culturale. Con questa ricerca, resa possibile grazie alla Fondazione Pio Istituto dei Sordi di Milano in occasione del suo 160º Anniversario, il CERGAS (Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitarie e sociali) dell'Università Bocconi intende proporre a tutti gli operatori coinvolti nella problematica della sordità una riflessione finalizzata a definire alcune linee di intervento in grado di stimolare relazioni costruttive tra le amministrazioni pubbliche coinvolte (comune, città metropolitana, regione, aziende sanitarie, istituzioni scolastiche) e tra esse e l'universo degli organismi che concorrono alla rete dei servizi (fondazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, associazioni).
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