Il ragazzo che leggeva Verne
Non è vero che in Andalusia il tempo è sempre bello, né che la Guerra di Spagna è finita nel 1939. Ne sa qualcosa Nino, figlio di una guardia civile di stanza nella provincia montuosa di Jaén. Ancora nel 1947, il leggendario partigiano Cencerro imperversa sui monti e Nino, che vive con la famiglia nella caserma del suo piccolo paese, non potrà mai dimenticare quell'estate: il giorno in cui Cencerro si è suicidato per sfuggire alla cattura; il mulino accanto al fiume dove va a pesca di granchi con Pepe il Portoghese; il podere delle Bionde, famiglia di sole donne, vedove e orfane, che resistono orgogliose al franchismo. Mentre scopre un mondo nuovo grazie ai romanzi di avventura di cui è avido lettore, Nino impara a interpretare il proprio, il mondo violento della caserma, quello di un paesino dove convivono omertà e tradimenti di due fazioni opposte. E capisce perché in quella «guerra interminabile» i nemici di suo padre non sono i suoi.