La spiegazione dei fatti
Frederick Montgomery, irlandese, trentottenne, senza problemi né pensieri, persegue insieme a una moglie bella e sconvolgente il sogno di un'eterna infanzia panica e assolata in qualche isola del Mediterraneo. Ma all'improvviso un prestito che aveva richiesto quasi per gioco, e che non è in grado di restituire, lo costringe a tornare in patria per procurarsi il denaro. È questa l'occasione che mette in moto un'inesorabile macchina narrativa: le tappe del ritorno a casa diventano le stazioni di un viaggio nel ricordo, e interi periodi del passato del protagonista tornano in vita, grazie all'attraversamento di una strada, a un incontro nel pub, al soggiorno nella casa dell'infanzia, alla visita di una dimora patrizia. La blanda odissea di Frederick scivola inesorabile verso la catastrofe, che si manifesta sotto le spoglie gentili di un quadro olandese del Seicento, Ritratto di donna con guanti. Frederick lo scorge nella villa palladiana di un amico di famiglia, e ne resta folgorato. Ma l'apparizione lo conduce, per ragioni imperscrutabili, fino al delitto che costituisce il punto focale del libro. Perché "La spiegazione dei fatti" è la deposizione che Frederick scrive in carcere nell'attesa del processo.