La mossa del vescovo
La mossa del vescovo: Il signor Mulliner riunisce in sé due doti essenziali: oltre a vantare una famiglia tanto numerosa quanto singolare, è un instancabile affabulatore. Con il racconto delle gesta di nipoti, fratelli e lontani cugini il signor Mulliner intrattiene gli avventori del Riposo del Pescatore. Ne risulta una galleria di figure improbabili, ma a loro modo esilaranti: dal giovane George, appassionato di enigmistica che non sa come corteggiare la figlia del pastore, a Wilfred, inventore di prodotti cosmetici dagli effetti bizzarri; da Augustine, un brillante curato in grado di risolvere i problemi di un vescovo burlone, a James, scrittore di romanzi polizieschi, convinto misogino e nemico di ogni sentimentalismo letterario; dal sognatore Lancelot, poeta con un futuro insospettato da attore hollywoodiano, a Clarence, fotografo dell'alta società ossessionato dalla bellezza. Ognuno di loro, con esiti diversi, incarna un messaggio preciso, ennesima variazione sul tema del lieto fine così caro a Wodehouse: "Dopotutto cosa c'è di più grande al mondo dell'amore? Amore... amore, sì, esiste forse parola più bella?"