Polemiche. 1947-1961
Perché Louis-Ferdinand Céline è stato forse lo scrittore più amato, aborrito e comunque discusso del Novecento? Dopo aver sorpreso ed esaltato i lettori con la straordinaria fantasmagoria verbale dei suoi romanzi d'esordio, che lo fecero assurgere a paladino degli indifesi e dei diseredati, Celine si invischiò, con i suoi pamphlet antisemiti e con il suo comportamento controverso durante la Seconda guerra mondiale, nel fango di una polemica dilagante. Ben presto gravò su di lui, da parte di una larga schiera di intellettuali francesi, l'accusa di razzismo e collaborazionismo filonazista. Le sette interviste raccolte in questo volume gettano luce su tutti gli aspetti del "caso Céline". In questi testi, estesi lungo un arco temporale che dall'immediato dopoguerra giunge fino all'anno di morte dell'autore, tutti i grandi temi della leggenda céliniana prendono corpo, segnati dall'eccezionale, straripante ricchezza verbale caratteristica dell'autore.