Ciulla, il grande malfattore
Scandali finanziari, abusi edilizi, corruzione politica e una crisi economica che arricchisce i pochi e impoverisce le masse. E Roma nel 1884, quando ci arriva Paolo Ciulla, giovane catanese assai versato nel disegno. Vuole studiare architettura e diventare un artista: non ci riuscirà. In compenso anni dopo, in una Sicilia sconvolta dalla dura repressione degli scioperi agrari e del movimento dei Fasci siciliani, verrà a galla il suo vero genio: quello per la falsificazione di banconote. E solo l'inizio di una "carriera" che si dipanerà per laboratori e stamperie, banche e taverne, trasformandolo in un paladino dei poveri messi in ginocchio dalla crisi. Anarchico, criminale, benefattore: Ciulla è l'eroe contemporaneo di un'Italia lontana nel tempo eppure terribilmente attuale.