Passaggi di stagione
Si raccontano qui tre stagioni della vita del protagonista: le prime due (L'autunno della politica e L'inverno della burocrazia) costituiscono nel loro insieme un "Diario pubblico", mentre la terza (L'estate interiore) è propriamente un "Diario privato". I fatti narrati nel "Diario pubblico" si situano tra gli ultimi mesi del governo Prodi e i primi di quello Berlusconi, quando si consuma il tentativo di governo del paese da parte della sinistra. Il protagonista, muovendosi su questo sfondo, incrocia eventi e personaggi significativi, ma resta per sua scelta ai margini delle vicende narrate: egli è attratto dalla politica, alla quale non vuole rinunciare, ma nel contempo se ne ritrae perché teme di restarne deluso. Anche quando si risolve ad assumere una carica ufficiale alla guida di un grande ente pubblico nazionale, pur vivendo questa esperienza fino in fondo, con i suoi successi e suoi fallimenti, mantiene finché può verso di essa un atteggiamento interiore di distacco. Le vicende narrate nel "Diario privato", invece, si svolgono ai tempi nostri, quando il protagonista raggiunge quella pace con se stesso che gli era a lungo mancata e che accompagna adesso la sua incipiente vecchiaia. Le sue ansie e le sue incertezze infine si placano ed egli scopre dentro di sé, aiutato da una serie di messaggi inattesi provenienti "da altrove", che esistono nuove e importanti vie alla conoscenza del mondo intorno a noi.
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