La lezione dei comitati aziendali europei a vent'anni dalla loro nascita. Una ricerca empirica in alcuni casi di CAE multisettoriali
Le trasformazioni che di recente hanno investito molti sistemi di relazioni industriali pongono tanto l'esigenza di sviluppare maggiori capacità comparative quanto l'urgenza di rafforzare ogni canale in grado di favorire un maggior raccordo transnazionale delle politiche sindacali. Di questa duplice ambizione i CAE costituiscono un pilastro imprescindibile. A venti anni dalla loro nascita, pur fra tante difficoltà e limiti, si confermano come una delle poche acquisizioni certe e operative in uno scenario internazionale altrimenti segnato da un'erosione senza precedenti dei diritti sociali e sindacali. Se ne contano un migliaio, riguardano circa venti milioni di lavoratori e impegnano non meno di 20.000 delegati di tutti i paesi. Un'infrastruttura di competenze e capacità, l'unica in condizione di sviluppare l'europeizzazione dal basso dell'azione sindacale. Una ricerca empirica condotta dall'Associazione Bruno Trentin ne offre qui uno spaccato qualitativamente significativo, analizzandone il concreto funzionamento in alcune realtà a composizione multisettoriale. Un'analisi utile e aggiornata per capire, nella pratica e nella testimonianza di chi ci opera, le novità introdotte dalla direttiva 2009/38, la complessità dei rapporti fra i delegati europei e le strutture sindacali, il fabbisogno formativo sulla dimensione europea delle relazioni industriali. Prefazione di Fausto Durante. Presentazione di Gabriele Guglielmi.