La Calabria in bianco e nero
La 'ndrangheta è una mafia silente, spiega Arcangelo Badolati nell'introduzione al volume, da cui genera una pesante coltre di illegalità che sembra avvolgere l'intera Calabria e che non si manifesta sempre e soltanto con macabre scene di violenza, di delitti odiosi, di vendette trasversali, episodi che hanno contribuito a far assurgere la 'ndrangheta ad una dimensione internazionale. Il libro del fotografo Francesco Arena assume invece un'altra chiave di lettura del fenomeno 'ndranghetista, a partire dal modo in cui viene affrontata con grande originalità, direttamente e senza infingimenti, la pervasività della 'ndrangheta e dell'illegalità nel tessuto socioeconomico e nel territorio calabresi. Le immagini fotografiche, infatti, non sono cruente ma narrano la violenza della 'ndrangheta contro l'uomo, la società, l'ambiente, gli illeciti palesi nell'abusivismo edilizio, nelle cattedrali nel deserto, nelle aziende fantasma, figlie delle truffe sui finanziamenti comunitari diventate una delle "specialità" della criminalità organizzata, nella commistione pericolosa tra pezzi dello Stato e mafiosi. Il quadro non è fatto però solo di ombre, le immagini catturano anche le bellezze e le eccellenze della regione, autentiche ricchezze essenziali di un territorio dalle cui potenzialità è possibile ripartire perché la Calabria migliore, fatta di intelligenze e onestà diffusissime, costruisca una rete virtuosa che sigli un vero e proprio "patto per la legalità"...
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