Quaderni. Vol. 2: 1981-1984
Continua con questo secondo volume l’edizione integrale dei quaderni di Giorgio Agamben. Di questi quaderni, che contengono appunti di pensiero, note di studio e di lettura e annotazioni su persone, incontri ed eventi particolari, l’autore ha scritto che sono forse la parte più viva e preziosa della sua opera. Gli appunti che compongono il volume si situano cronologicamente immediatamente a ridosso della pubblicazione de Il linguaggio e la morte (1982) e fanno da principale laboratorio di ricerca alla preparazione di Idea della prosa (1985). Oltre a temi e motivi inediti, si riconoscono i materiali che hanno accompagnato la stesura di alcuni saggi fondamentali di quegli anni, dai testi sul linguaggio a quelli sulla lingua della poesia, sulla storia, su Kafka, fino alle ricerche e alle scoperte relative all’opera di Walter Benjamin. Le annotazioni di studio si affiancano a quelle, più personali, sugli incontri con, tra gli altri, Elsa Morante, Giorgio Caproni, Carlo Betocchi, Ruggero Savinio e José Bergamín. «Genio di Kafka: ha gettato Dio nel secchio della spazzatura. Come già in Dostoevskij, la teodicea ha a che fare con l’immondizia, il luogo teologico è per eccellenza il ripostiglio o lo stanzino dei rifiuti. La grandezza di Kafka è che egli ha deciso, a un certo punto, di disinteressarsi di Dio, del vecchio problema del bene e del male, della colpa e dell’innocenza, per concentrarsi unicamente sulla vergogna» (22 agosto 1984).
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