Taccuini (1942-1953)
I materiali inediti qui rubricati sotto il titolo Taccuini (1942-1953) portano il ritmo dell’intelligente operosità di Rocco Scotellaro, della fervidissima sua vita politica, intellettuale e letteraria, svoltasi tra fatti e amicizie importanti pur nella sconcertante brevità. L’inaspettata e precoce morte dello scrittore, gettando una luce di provvisorietà su ogni sua pagina, rende questi frammenti irrinunciabili per la conoscenza di aspetti anche “sottintesi” di un’opera che chiama sistematicamente in causa la nozione del non finito. La varietà di forme, toni e contenuti dei Taccuini, aperti tanto alle grandi questioni quanto ai “fatterelli” della vita, dà prova del metodo di lavoro di Scotellaro, il quale avverte degno di essere fermato su carta ogni moto del suo intelletto. Sono annotazioni coinvolgenti, scandaglio dei tormenti di un giovane meridionale in formazione e spaccato inconsueto della società italiana. Il lettore potrà scoprire una trascinante figura politico-intellettuale che diffonde fertile il suo pensiero in mezzo a noi. Non rimane che coglierne il messaggio inteso a valorizzare ciò che di vivo e vitale c’era nella civiltà contadina, sapendo che «lo scrittore realizza sempre un’altra politica quando riesce a scoprire – come può – l’uomo».