Razionali fino in fondo. Dal pensiero ideologico al pensiero critico
Quello della razionalità può sembrare un tema astratto, che interessa soltanto filosofi di professione o scienziati cognitivi. Tutti, però, formiamo opinioni e prendiamo decisioni. Come lo facciamo? In che misura le nostre opinioni e decisioni sono governate da automatismi (o bias, come si tende a dire oggi) e da emozioni, dal desiderio di confermare il nostro punto di vista o di affermare la nostra identità? Il libro esplora tali questioni seguendo un’idea scomoda: l’idea che non dovremmo sorprenderci dello stato di conflittualità così diffuso nelle nostre democrazie, perché il conflitto è dentro ciascuno di noi, nel cuore dei meccanismi cognitivi ed emotivi che ci spingono a posizionarci socialmente. L’idea è esplorata con l’aiuto delle scienze cognitive, guardando a ricerche che provengono da vari ambiti della psicologia e dalle neuroscienze. Ma queste ricerche sono usate per costruire una visione filosofica complessiva della soggettività umana. Il centro di questa visione è la nozione di pensiero ideologico, inteso come l’insieme dei meccanismi attraverso i quali costruiamo la nostra identità sociale. Tale identità è parte essenziale di ciò che siamo come individui umani; ma è, al tempo stesso, un generatore di conflitto.