Stato e territorio
Pubblicato nel 1914, "Stato e territorio" rappresenta uno degli studi più orignali della scienza giuridica italiana di inizio Novecento. L'autore affronta il tema della rilevanza del territorio nei rapporti fra gli Stati e nelle relazioni fra Stato e individuo. Rifiutando i postulati delle teorie prevalenti, per le quali il territorio è un elemento costitutivo dello Stato, la proposta di Donati si caratterizza per un realismo demistificante: il territorio è una cosa oggetto di dominio. I modi di esercizio del dominio da parte di Stato, gruppi organizzati ed individui vanno stabiliti e regolati dal diritto. Da queste premesse, Donati prende posizione su molteplici questioni: l'esistenza di Stati privi di un territorio stabile; la dimensione territoriale della sovranità e i suoi effetti; l'espansione territoriale degli Stati; lo sfruttamento economico dei territori; l'estensione aerea e sotterranea della sovranità territoriale; il diritto di migrare; il potere pubblico di conformazione della proprietà immobiliare; l'esistenza di spazi qualificabili come beni comuni. Il volume svela come un acuto giurista abbia tentato di razionalizzare i problemi geopolitici della propria epoca, ma fissa, al contempo, una serie di coordinate utili a comprendere le matrici culturali del presente.