Poetici primati. Saggio su letteratura e evoluzione
A che cosa serve la letteratura? Qual è la sua funzione? L'ipotesi di questo libro è che per rispondere occorra allargare lo sguardo. «Poetici primati, come suggerisce già l'invenzione del brillante titolo-calembour, è un libro in cui si cerca "di dar conto di una personale immagine della letteratura o della poesia", modificata nel corso degli anni attraverso il confronto con la scienza e l'antropologia» - Niccolò Scaffai, Alias Da un lato la letteratura dev'essere considerata come un caso particolare di uso creativo - «poetico» - della parola: come manufatto verbale non legato a una situazione contingente, qui e ora, e quindi incline a durare nel tempo. Dall'altro, l'esistenza di usi non immediatamente strumentali del linguaggio si può spiegare soltanto in una prospettiva di lunghissimo periodo, cioè ragionando su come, nel corso della sua evoluzione, il genere umano abbia elaborato strategie di sopravvivenza che lo hanno distinto dagli altri primati. L'indagine ripercorre le principali tappe della nostra storia evolutiva, insistendo sul principio che ogni innovazione costituisca una risposta a pressioni ambientali, e che superando una difficoltà si possono provocare nuovi squilibri e ulteriori esigenze. La conclusione è che, in ultima analisi, la ragion d'essere di quello che chiamiamo «letteratura» consiste nelle opportunità che essa fornisce di affinare, corroborare, estendere le nostre competenze sociali.