Il treno delle donne
Al funerale di sua nonna Sole, la storica e ricercatrice María incontra Isadora, un'anziana donna che sembra avere qualche misterioso legame con la defunta. Tempo dopo, tra gli effetti personali di Sole, María scopre una foto che ritrae proprio la giovane Isadora: sul suo petto nudo è tatuata la scritta “Feld-Hure”. Ovvero, “puttana del campo”. Rintracciata la donna, María la convince a raccontare la sua storia. Subito dopo la fine della guerra civile spagnola, Isadora, sua madre e sua zia furono rastrellate dalla Gestapo a Parigi e inviate al campo di concentramento nazista di Ravensbrück. Qui, la diciassettenne Isadora venne costretta a prostituirsi dai suoi carcerieri. Attraverso il racconto di Isadora, si dipana così il terribile dramma di altre migliaia di donne internate nei lager: costrette a lavorare fino allo stremo, torturate e trasformate in giocattoli sessuali per il piacere dei mostri nazisti. Una storia che testimonia però anche uno straordinario coraggio e un inestinguibile desiderio di vivere e sperare nonostante tutto. Un orrore inimmaginabile, ma anche amicizia, resistenza e sorellanza: un romanzo da cui nessuno può uscire indenne.