Sardegna esoterica. Il volto misterico di un'isola ancestrale, sospesa tra sacro e profano
Riti pagani e magici, sciamanesimo e stregoneria, superstizione e spiritismo. Dalle cerimonie di incubazione di epoca nuragica agli sciamani del nuovo millennio, dai riti dionisiaci al malocchio, questo libro offre il ritratto di una Sardegna misterica, oscura, spiritica e superstiziosa.La Sardegna è la regione italiana che più di ogni altra ha conservato rituali provenienti da un passato lontano. Le radici dell’esoterismo locale risiedono nei culti pagani sopravvissuti in tutte le forme di spiritualità e spiritismo che hanno caratterizzato l’isola nel tempo. Nemmeno l’avvento del cristianesimo è riuscito a scacciare del tutto antiche credenze e superstizioni. Come non c’è riuscita la Santa inquisizione al tempo del dominio catalano-aragonese. Così, fino al secolo scorso, si praticavano i riti esorcistici dell’argia, o quelli sia sacri sia profani affidati alla femina accabadora, la “sacerdotessa della buona morte”. Ancora oggi è largamente diffusa la medicina popolare, in parte frutto di un sapere empirico – tramandato soprattutto tra le donne – e in parte figlia di dottrine magiche del tempo dei roghi.
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