Sopravvissuta ad Auschwitz. La vera e drammatica storia della sorella di Anne Frank
Anne Frank morì a Bergen-Belsen nel 1945 e attraverso il suo diario è diventata un simbolo mondiale dell’Olocausto. Anche Eva ha vissuto gli indicibili orrori del campo di concentramento ed è sopravvissuta. Solo dopo molti anni è riuscita a raccontare la sua storia.«Se si può descrivere con estrema sensibilità l’animo umano, allora Eva sa farlo, raccontandone la forza e la fragilità. Dopo sessant’anni, l’autrice narra finalmente la sua storia, senz’altro da leggere.» – Daily ExpressNel giorno del suo quindicesimo compleanno, Eva viene arrestata dai nazisti ad Amsterdam e deportata ad Auschwitz. La sua sopravvivenza dipende solo dal caso, e in parte dalla ferrea determinazione della madre Fritzi, che lotterà con tutte le forze per salvare la figlia. Quando finalmente il campo di concentramento viene liberato dall’Armata Rossa, Eva inizia il lungo cammino per tornare a casa insieme alla madre, e intraprende anche la disperata ricerca del padre e del fratello. Purtroppo i due uomini sono morti, come le donne scopriranno tragicamente a mesi di distanza. Ad Amsterdam, però, Eva aveva lasciato anche i suoi amici, fra cui una ragazzina dai capelli neri con cui era solita giocare: Anne Frank. I loro destini – seppur diversissimi – sembrano incrociarsi idealmente ancora una volta: nel 1953 Fritzi, ormai vedova, sposerà Otto Frank, il padre di Anne. La testimonianza di Eva (scritta in collaborazione con Karen Bartlett) è dunque doppiamente sbalorditiva: per la sua esperienza personale di sopravvissuta all’Olocausto e per lo straordinario intreccio del destino, che l’ha unita indissolubilmente a quella ragazzina conosciuta molti anni prima.
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