La guerra dei papi
Nessuno è innocente nel letale gioco di potere per conquistare il soglio pontificio. Un grande thriller storico, entusiasmante come la saga dei Medici e coinvolgente come I pilastri della terra. «Un romanzo serrato e ben scritto sugli intrighi alla base di un conclave rinascimentale, che poi portano alla nascita di Giordano Bruno. Davvero un romanzo di qualità sotto ogni aspetto» – Andrea Frediani Roma, 1555. Dopo la morte del papa, il conclave è imminente. Ma sono molte le forze che si muovono nell'ombra per aggiudicarsi il soglio pontificio. Il potente cardinale Gian Pietro Carafa, inquisitore del Sant'Uffizio e fautore della Controriforma, temendo di non riuscire a ottenere la maggioranza dei voti per farsi eleggere, decide di ricorrere al frate benedettino Brenno Corrino. A Montecassino il religioso conduce una vita di feroce penitenza. Ma dietro l'aspetto devoto di frate Corrino si nasconde un uomo con una volontà di ferro e una mirabile astuzia, lacerato da conflitti interiori. Un uomo che sette anni prima ha coraggiosamente affrontato Carafa in un efferato processo inquisitoriale. Ed è proprio sfruttando i suoi punti deboli che il cardinale intende convincerlo a farsi aiutare. Ma il cardinale Carafa non è l'unico a ordire trame per averla vinta nel conclave. Alessandro Farnese, infatti, può vantare un potente alleato: il re di Francia. E non ha nessuna intenzione di cedere. Quando lo scontro tra i due potenti cardinali arriverà al culmine, Corrino si troverà nel mezzo. E dovrà decidere in fretta di chi è meglio fidarsi per sopravvivere a uno spietato gioco di potere che minaccia di scuotere le fondamenta della Città Eterna e della Chiesa stessa.
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