Napoli come non l'avete mai sentita. Le voci della strada, le musiche della tradizione, i rumori di una città pulsante di vita
Suoni e rumori che sono in grado di raccontare la storia, l'antropologia e i cambiamenti della città di Napoli. Dal Vesuvio alle profondità marine, la città di Napoli può essere raccontata utilizzando un senso nuovo: l'udito. Ci sono rumori scomparsi, come il tintinnio delle bottiglie del lattaio la mattina, e suoni che si tramandano, come le canzoni dei "posteggiatori"; le stridule grida dei cantatori della cultura popolare e le voci perfette dei cantanti della nuova "tradizione"; le voci degli imbonitori dei mercati, che conservano secoli di storia in poche strofe, e voci nuove, come il venditore di "infilaaghi" sulla funicolare. I terribili rumori del traffico e il fragore dei botti di Capodanno, che allontanano i mali futuri e passati, e quelli delle pistole dei camorristi che vorrebbero governare anche acusticamente questa città. E poi c'è il mare, il rumore del mare, dallo sciabordio delle onde ai fondali, con nuove forme di vita come delfini e cetacei che stanno ritornando nel Golfo. Suoni e rumori che sono in grado di raccontare la storia, l'antropologia e i cambiamenti della secolare città di Napoli. Basta prestare loro ascolto. Tra gli argomenti trattati:• La locomotiva• Corso Umberto I e la nascita della canzone napoletana• Vie musicali• Per chi suona il clacson?• La repubblica dei mercati• Voci dalla Pignasecca• Discoteche a cielo aperto• Bon bon bon, al rombo del cannon• Il rumore delle onde• I rumori del mare
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