Prendimi, se mi vuoi
La prima volta che mi sentii osservata, uscivo di scuola per tornare al Saint Mary. La seconda volta mi sembrò di sentire qualcuno alle mie spalle, mentre attraversavo la strada per rientrare in orfanotrofio. E la terza volta, quella sensazione diventò realtà il giorno in cui seppi di essere stata adottata dal mio carnefice. Avevo sedici anni quando fui catturata dal cacciatore. Da una gabbia di violenze psicologiche e regole rigide ero finita dentro un'altra gabbia di violenze fisiche e regole impossibili. Potevo usare la mia mente con astuzia per attaccare, e il mio corpo come arma di difesa. Tanto più mi mostravo remissiva, meno male ricevevo. Avevo una vendetta da riscattare e una libertà da riconquistare. Dovevo scegliere tra me e lui. Tra dolore e piacere. Tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Qualunque decisione avessi preso il mio destino era già segnato, con violenze e droga.