La conquista di Roma
È stato tradito. È stato esiliato. Ma non è ancora stato sconfitto. «Uno dei migliori scrittori di romanzi storici» – Daily Express 70 d.C. Gaio Valerio Verre, un tempo tribuno militare, è in disgrazia. Bandito da Roma, con la minaccia della pena capitale, non gli resta che partire per l'Oriente, dove è in corso la ribellione dei giudei. L'unica speranza di ridare lustro alla sua famiglia, infatti, è legata al suo amico Tito, comandante delle armate in Giudea e figlio del nuovo imperatore, Vespasiano. Ma non appena Valerio raggiunge l'accampamento dei legionari, a ridosso della fortezza di Gerusalemme, si accorge che Tito è un uomo molto diverso da come lo ricordava. Il giovane pieno di ideali si è trasformato in un soldato cinico e spietato, schiacciato dalla responsabilità della missione che suo padre gli ha assegnato: sedare la ribellione a ogni costo. Valerio si ritroverà al centro di una fitta rete di intrighi, ordita dalla regina Berenice di Cilicia, amante di Tito, e dal suo alleato Flavio Giuseppe. Ma non è con i complotti né con la diplomazia che Gerusalemme potrà essere riconquistata. Valerio dovrà decidere se è arrivato il momento di pagare un tributo di sangue.
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