Non chiedermi mai perché
Non chiedermi mai perché: È la vigilia di Natale e Ottavia Fiore, uno dei nomi più noti tra gli inventori di parole crociate, si gode uno dei periodi dell'anno che preferisce. Anche suo figlio è al settimo cielo: tiene il nasino rivolto verso l'alto, osservando i fiocchi di neve che imbiancano i tetti delle case. I biscotti allo zenzero sono ancora caldi, la macchina sfreccia sull'asfalto, carica di regali, e il piccolo Mattia condivide il sedile con una colorata stella di Natale, mentre suo padre accende la radio, che comincia a trasmettere una musica allegra. Abbagliati dalla felicità del momento, si accorgono troppo tardi della macchina davanti a loro... Ottavia si sveglia in un letto d'ospedale e sente che qualcosa è cambiato, lo sente fin dentro le ossa, negli sguardi dei medici. Fuori continua a nevicare, come se la soffi ce coltre bianca volesse coprire ogni ricordo, ma il freddo non è paragonabile a quello che sente dentro. È possibile trovare il modo di non annegare nel dolore? Si può scegliere di scrivere un nuovo destino?