Nascita e avvento del fascismo
A oltre sessant'anni dalla prima edizione, quest'opera si presenta sempre più come un classico della storiografia sul fascismo. Concepita da Tasca nel 1934 come un breve saggio, si trasforma a poco a poco in un libro ponderoso sulle origini di un movimento che, lungi dal rimanere fenomeno italiano, si stava espandendo minacciosamente in Europa. Pubblicato nel 1938 in Inghilterra, Cecoslovacchia, Francia e successivamente in altri paesi, "Nascita e avvento del fascismo" è da un lato, un mirabile affresco di un ceto politico al tramonto, dall'altro una implicita, spietata requisitoria degli errori dell'opposizione socialista e comunista. Nel 1950 il libro viene pubblicato finalmente anche in Italia, con una prefazione dell'autore che, denunciando i limiti della ricostruzione e le persistenti ambiguità teoriche delle forze politiche attorno al tema della democrazia e della libertà, esprime più di un dubbio sul superamento delle ragioni profonde che avevano favorito l'avventura mussoliniana e indica alle nuove generazioni la via di una "azione quotidiana sugli spiriti e sulle cose", per evitare che "quel che non è risolto" si presenti in altre forme.
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