Luciano Folgore e le avanguardie. Con lettere e inediti futuristi
Il volume è dedicato alla figura di Luciano Folgore (pseudonimo di Omero Vecchi, Roma 1888 - Roma 1966), uno dei più importanti esponenti della prima generazione di poeti futuristi. Ripercorre le tappe che dal primo contatto con Marinetti, nel 1908, subito seguito dall'adesione al movimento, nel 1909, portano Folgore alla composizione di versi liberi, alla stesura del manifesto "Lirismo sintetico e sensazione fisica" (1913), alla collaborazione con varie riviste, tra cui "Lacerba", "La Voce", "Avanscoperta", "Sic", fino al distacco dall'avanguardia con la contemporanea scelta della cifra espressiva dell'umorismo.Un contributo essenziale alla ricostruzione della figura di Folgore e del clima delle avanguardie tra futurismo, liberismo, metafisica, dadaismo, "esprit nouveau", fino al ritorno all'ordine, è costituito dalla pubblicazione di alcuni inediti, tra cui "Negli hangars del futurismo" (1914), ricco di "storie, aneddoti, indiscrezioni, rivelazioni" sui protagonisti del movimento, e di un'ampia scelta di lettere scritte dalla stesso Folgore o a lui inviate da Lucini, Marinetti, Palazzeschi, Papini, Pratella, Prampolini, Fiumi, Bontempelli, Severini, Sironi, Soffici, Russolo, Ungaretti e molti altri.
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