La costruzione della verità in Tucidide
In questo piccolo libro, Jacqueline de Romilly intende precisare concretamente l'originalità della maniera in cui Tucidide scrive la storia. Mostra in primo luogo come Tucidide arrivi a menzionare con cura certi elementi e li pone deliberatamente in secondo piano: l'esempio scelto è quello della colonizzazione e dell'opposizione etnica che ne deriva tra Ioni e Dori. Inversamente, Tucidide s'impegna a mettere in piena luce altri aspetti; e il libro si occupa di definire il ruolo che giocano, a questo proposito, le riflessioni generali, tanto numerose nei discorsi.Queste non hanno una funzione retorica se non del tutto accessoria: si inseriscono in realtà in insiemi complessi, che danno progressivamente ai fatti riferiti una portata universale.Infine, dopo aver analizzato tale modalità che determina l'originalità dell'opera tucididea entro la storiografia, Jacqueline de Romilly s'impegna a mostrare come questo sforzo sbocchi in un tentativo molto caratteristico dell'Atene d'allora, perché ci fa assistere, in fin dei conti, alla nascita delle scienze dell'uomo.
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