Conoscenze scientifiche. Le rappresentazioni mentali degli studenti
E' ben noto che chiunque operi nella scuola il fatto che molti degli sforzi innovativi nel campo dell'insegnamento delle discipline scientifiche portano spesso a risultati scarsi o nulli. Molte volte ci si arena contro l'apparente refrattarietà della massa studentesca e non si riesce a scalfire la persistenza di certi 'errori' elementari, pure ben noti, tramandati da generazioni di studenti.Questa evidenza ha orientato la curiosità di molti ricercatori verso lo studio dei processi di apprendimento, nell'intento di capire come gli individui riescano a conciliare le nuove acquisizioni con le esperienze e le conoscenze che già posseggono, partendo dall'assunto che le rappresentazioni mentali dei fenomeni naturali condizionino l'apprendimento di ciò che viene mostrato e insegnato. Si è cominciato a capire quanto grande sia l'importanza delle conoscenze di senso comune che preesistono nella mente del discente e come esse condizionino il processo di costruzione della conoscenza; e si è iniziato a cercare di conoscere per poter impostare e condurre un insegnamento efficace poiché, come sottolinea Ausubel, 'si impara a partire da ciò che si sa'.Su questa linea di ricerca operano, presso diverse Università italiane, alcuni gruppi nei quali confluiscono le competenze scientifiche di ricercatori di varie discipline e le esperienze dirette di insegnanti provenienti dai vari ordini di scuola. Tre di questi gruppi (delle Università di Bologna, Napoli e Roma 'La Sapienza') hanno unito i loro sforzi per fare il punto della situazione del settore e renderlo noto a un pubblico più vasto, utilizzando la possibilità offerta da un progetto strategico del CNR e da un progetto nazionale MPI 40%.
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