Una cultura per l'infanzia
Da sempre, la scuola materna accusa un precario 'stato di salute' essendo abitualmente relegata ai margini dei circuiti 'microformistici' del nostro Paese. Pertanto, è costretta, a "non-fare-rumore" e al "silenzio" perché priva della casse di risonanza (degli 'scoop' da prima pagina) di cui godono le scuole dell'obbligo e del post-obbligo. L'alternativa a questo stato di 'relegazione' di cui soffre la scuola materna è possibile a patto di mettere le ruote ad una doppia politica di 'direzione' e di 'guida'. Di 'direzione istituzionale', attraverso una politica di progressiva 'unificazione' dei modelli gestionali e pedagogici della scuola materna pubblica (statale e degli Enti locali) nella prospettiva di un sistema "integrato" dei servizi per l'infanzia. Di 'guida culturale', attraverso una politica che sappia legittimare la "materna" a 'vera-scuola', dotata di un curricolo autonomo (di propri progranmmi didattici, 'e non' di meri orientamenti) che la parifichi 'culturalmente' alla scuola dell'obbligo. Questo volume progetta una scuola per il bambino 'tre-sei anni' corredata di un'autentica 'cultura per l'infanzia', di un 'curricolo' (programma e programmazione) dall'alto profilo formativo e di modelli, strategie, procedure didattiche in grado di assicurare esperienze di 'socializzazione' e di prima 'alfabetizzazione' adeguate alle esigenze di ciascun bambino in una fase particolarmente delicata del suo processo di sviluppo.
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