Critica del potere. La teoria della società in Adorno, Foucault e Habermas
Tra le correnti principali del pensiero filosofico e politico del XX secolo, indubbiamente la Teoria critica maturata dalla formidabile formazione della Scuola di Francoforte e la genealogia poststrutturalista di Michel Foucault rappresentano i momenti più alti. Entrambe si propongono di interrogare con vivacità, acutezza e intenti critici i poliformi aspetti della modernità che segna lo stile del pensare e dell'esistere dall'Illuminismo ai giorni nostri. Individuarne le soglie, le aspettative, i limiti sono le poste in palio catturate dalla Teoria critica e dal pensare genealogico di Foucault.Il volume esamina i testi principali degli autori presi in considerazione per rilevare in essi il modo in cui hanno cercato di cogliere, nelle rispettive costruzioni teoriche, il modo di formazione e funzionamento del potere, offrendone altresì orizzonti di delegittimazione e di superamento. Secondo Honneth, tuttavia, Adorno, Foucault e Habermas non riescono compiutamente nel loro intento in quanto, a motivo di itinerari differenziati, eludono l'aspetto centrale della forma di strutturazione delle società, ossia le modalità immanenti dei legami sociali con cui è possibile una società.
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