L'estetizzazione della politica. Il fascismo come anti-Italia
L'interesse di questo libro sta nella capacità di mostrare, con uno stile innovativo e assai comunicativo, il rapporto tra la 'politica' e le altre dimensioni della vita sociale, in particolare l'arte, e di collocarlo nel cuore della crisi dell'Europa liberal e dell'intero Occidente. Filosofia, arte e politica sono, secondo l'autore, unite da un profondo nesso strutturale, che permette di cogliere nel fascismo, nel nazismo e anche nel comunismo, una sorta di identico circuito che colpisce lo spirito europeo e che distrugge ogni possibilità di mediazione dialettica. Futurismo, attualismo, fascismo, appaiono, in particolare, come espressione dello stesso processo di assolutizzazione del 'negativo', di de-realizzazione nel mondo e di mistica enfatizzazione del 'nuovo'. Un affresco dell'Italia del '900, dunque, entro il quale il fascismo è negazione dell'identità nazionale e, più in generale, della modernità occidentale.
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