Adulteri e cornuti. Storia della sessualità maschile tra Medioevo e modernità
A detta dello stesso autore, questa ricerca prende spunto da un enigma che abbraccia circa tre secoli di storia europea, nella lunga transizione che dal Medioevo porta agli albori della Modernità. L'enigma è rappresentato dall'ambigua e paradossale centralità assunta da un tema apparentemente frivolo, le "corna". Se da un Iato c'è l'adulterio, che tutte le leggi condannano come una delle colpe più gravi, seria minaccia al buon ordine della società, dall'altro le corna ne costituiscono il lato ludico, faceto, la rielaborazione "mitica" di un argomento scottante. Nella realtà è la donna a pagare il prezzo della repressione, dato che all'uomo è concessa una libertà di costumi che rende l'adulterio un fenomeno tipicamente maschile, emblema della subalternità femminile. L'uomo, d'altra parte, assume il ruolo del protagonista: vittima di una pretesa tendenza al tradimento della donna, ma soprattutto eroe incontrastato di una cultura propriamente rinascimentale, tanto ossessionata dall'argomento "corna" da farne materia privilegiata di riso ed evasione. In quest'ampia e dettagliata analisi - che si avvale di un ricco e puntuale apparato documentario e bibliografico - le sfere della realtà e della finzione, del desiderio e della paura, della norma e della trasgressione si intrecciano per disegnare la geografia sessuale e sentimentale di un'intera epoca.
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