Il codice della forma
Se un’estetica dell’Arte rientra nelle normali aspettative del lettore interessato ai processi creativi, un progetto di vita estetica può interessare un pubblico più vasto giacché sono in giuoco non i termini di un linguaggio programmatico – i molteplici aspetti dell’arte – ma quelli di un linguaggio di vita che coinvolge l’intera società. Questo Codice della Forma vuole essere a un tempo una ricerca e una proposta. Come ricerca, indaga sui legami che intercorrono tra forme della natura – gli aspetti del vivente – e forme della cultura – il linguaggio delle opere –. Come proposta, azzarda l’innesto della disposizione creativa, appannaggio millenario dell’artista delegato a inventare per conto della società, nella normale dimensione della vita quotidiana. Ne risulta una prospettiva di vita estetica che vorrebbe postularsi concreta all’interno di una società – l’occidentale odierna – ormai impegnata a scegliere tra scenari di guerra e giuochi di pace. Cibernetica, Fisica, Psicologia, Futurologia sono alcuni dei veicoli che l’autrice utilizza in questa sfida tra il rigore dell’investigazione analitica e la libertà delle occasioni dell’immaginario.
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