Lingua padana e koinè cortigiana nella prima edizione dell'Orlando furioso. Atti
"Il presente lavoro è stato condotto sulla edizione criticamente approntata della prima edizione del Furioso: "Orlando Furioso" secondo la princeps del 1516 - edizione critica a cura di Marco Dorigatti con la collaborazione di Gerarda Stimato, Leo Olschki, Firenze 2006 -; e si è giovato, e se ne dà ringraziamento al curatore, degli apparati e delle note della benemerita edizione. Nello studio sono state adottate, per le tre edizioni del "Furioso" (1516-1521-1532), le sigle consuete A,B,C; e, nell'analisi della lingua del poema, alla lezione del testo di A, oggetto del lavoro, si è fatto sempre seguire la soluzione che essa ha subito nel testo di C (confermata o sostituita o eliminata), non tanto per segnalare il mutamento culturale dell'Ariosto e il suo significato, quanto per sottolineare, specularmente, la oggettiva natura e qualità del testo di A. I riferimenti all'uso degli scrittori, contenuti nelle note, intendono documentare, a conferma dei modi linguistici del testo di A, le forme propriamente dialettali, le consuetudini cortigiane e di lingua comune (in versi e in prosa), le composite abitudini cancelleresche, considerate in un largo spazio di tempo, anche se rilevate particolarmente in opere di autori grosso modo contemporanei all'Ariosto e, in ispecie, nell'"Innamorato" del Boaiardo." (Dalla introduzione di Maurizio Vitale)
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