Proprietà industriale, intellettuale e IT
Si può registrare un colore come marchio? Chi è il titolare di un brevetto per invenzione, se questa è stata sviluppata da un lavoratore dipendente? E possibile utilizzare un archivio informatizzato con i dati dei propri utenti per scopi diversi da quelli per cui è stato creato? La soluzione a questi e ad altri quesiti si trova nella guida "Il diritto industriale", a cura dello Studio Trevisan & Cuonzo. La guida affronta con taglio multidisciplinare tutti gli aspetti relativi alla disciplina della proprietà industriale e intellettuale (IP) e dell'"information technology" (IT), esaminando il ruolo "duale" della proprietà industriale nell'impresa contemporanea. Da un lato una "barriera all'entrata", cioè diritti di monopolio che hanno la funzione di tenere lontani i concorrenti da aree di esclusiva; dall'altro assets aziendali in grado di generare flussi finanziari attraverso cessioni e licenze. Questa ambivalenza si riflette nella valutazione economica di questi diritti che spesso dipende dall'esito di complessi contenziosi internazionali, con implicazioni che possono essere anche di natura fiscale, regolatoria e antitrust. Particolarmente interessanti sono le metodologie di "case management" e controllo dei costi, quindi la negoziazione di accordi vantaggiosi con gli studi legali esterni e l'utilizzazione di e-billing. Con l'emergere della new economy, infine, sempre più rilevanti sono le regole dell'IT.
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