Il Nazareno. Studi di esegesi neotestamentaria alla luce dell'aramaico e del pensiero rabbinico
Il Nazareno, pubblicato per la prima volta nel 1938, rappresentava una significativa novità culturale per l'Italia tra le due guerre. Interrompeva il silenzio degli ebrei italiani su Gesù, che durava da lungo tempo. Riproponeva alla Chiesa cattolica l'esigenza di adottare i criteri della ricerca scientifica per accostarsi alla figura del Fondatore. Applicando il metodo storico critico dell'esegesi e quello comparativo delle religioni, Zolli trasportava il lettore nella Palestina del I secolo, gli lasciava ascoltare le parole di Gesù, cercava di spiegare il suo pensiero all'interno della tradizione ebraica e della lingua aramaica. Nel frattempo i postulati scientifici di Zolli sono stati ampiamente accolti e il dialogo ebraico-cristiano ha fatto grandi progressi. Il Nazareno, tuttavia, resta una guida alla ricerca delle orme e delle tracce lasciate da Gesù nella storia, e una testimonianza di onestà intellettuale che merita di essere letta e studiata.
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